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Normativa

03 ottobre 2024

Un nuovo approccio alla sicurezza: in pubblicazione la Norma CEI 79-3:2024

Un nuovo approccio alla sicurezza: in pubblicazione la Norma CEI 79-3:2024

Nel panorama della sicurezza attiva, la norma CEI 79-3 rappresenta da anni un punto di riferimento per la progettazione, installazione e manutenzione di impianti di allarme contro intrusioni e rapine. Con la nuova edizione 2024, la norma si rinnova profondamente per adattarsi alle esigenze di un settore in continua evoluzione, apportando una serie di modifiche che migliorano la precisione nella gestione del rischio e la modularità nella progettazione degli impianti. Questo aggiornamento, che entrerà in vigore nel novembre 2024, rappresenta un passo avanti significativo sia dal punto di vista tecnico che metodologico.

 

Analisi del Rischio: un approccio oggettivo e ripetibile

Uno degli elementi centrali di questa nuova edizione è l’introduzione di un metodo strutturato per l’Analisi del Rischio, che va a colmare alcune lacune presenti nella versione precedente. Nella CEI 79-3:2012, infatti, la determinazione del rischio era fortemente influenzata da percezioni soggettive, lasciando al progettista la responsabilità di valutare il livello di rischio basandosi su fattori spesso non standardizzati. La nuova norma introduce un metodo oggettivo e ripetibile, che permette di calcolare il livello di rischio in base a dati concreti forniti dal committente, tra cui la struttura e il valore del bene da proteggere, oltre alla percezione del rischio stesso.

Questo approccio ha diversi vantaggi. Innanzitutto, consente di uniformare le valutazioni del rischio tra diversi progettisti, riducendo la possibilità di errori o discrepanze. Inoltre, facilita il processo di responsabilizzazione del committente, che diventa parte attiva nella definizione del rischio e nella scelta del livello di protezione necessario.

A supporto del professionista, il CEI rilascerà inoltre un software che agevolerà i tecnici in fase di confronto con il committente.

 

Suddivisione in sotto-impianti: flessibilità e modularità

Un'altra novità di grande rilievo riguarda la possibilità di suddividere gli impianti in sotto-impianti, ognuno con un proprio livello di prestazione. Questo rappresenta un cambio di paradigma rispetto all'approccio "monolitico" della versione precedente, in cui l'impianto veniva considerato come un'unica entità, senza possibilità di differenziare le diverse aree o funzionalità.

Grazie a questa nuova modularità, il progettista ha ora la possibilità di sviluppare impianti più flessibili e adattabili alle specifiche esigenze del cliente. Ad esempio, in un edificio con aree a diverso livello di rischio, è possibile prevedere livelli di prestazione differenziati per ciascun sotto-impianto, ottimizzando così le risorse senza compromettere la sicurezza complessiva. I sotto-impianti possono essere indipendenti tra loro oppure interconnessi, a seconda delle necessità, consentendo una maggiore libertà progettuale.

 

Superamento della dualità tra metodi tabellare e matematico

La nuova CEI 79-3:2024 supera un’importante criticità della versione precedente, eliminando la dualità tra i metodi Tabellare e Matematico per la definizione del livello di prestazione. In passato, il metodo Tabellare era considerato troppo prescrittivo, mentre il metodo Matematico, pur garantendo maggiore flessibilità, richiedeva una verifica post-progettuale che poteva portare a sorprese indesiderate solo a posteriori.

La nuova norma introduce un unico metodo Tabellare, dettagliato e prescrittivo, che offre la giusta combinazione di semplicità e precisione. Questo metodo non solo guida il tecnico nella scelta delle soluzioni tecniche più appropriate, ma permette anche di verificare fin da subito che il livello di prestazione desiderato sia raggiunto, senza dover ricorrere a complesse verifiche matematiche a fine progetto.

 

Unificazione dei livelli di prestazione: un punto di riferimento unico

Una delle innovazioni più apprezzate dai progettisti e dagli installatori riguarda la nuova modalità di determinazione del Livello di Prestazione (LdP). Nella CEI 79-3:2024, il LdP non è più basato su diverse tipologie installative, ma è strettamente correlato al livello di rischio individuato. Questo significa che non sarà più necessario gestire complesse classificazioni impiantistiche, ma basterà fare riferimento al livello di rischio per definire il LdP più appropriato.

Questa semplificazione elimina le distorsioni tipiche della versione precedente e garantisce maggiore chiarezza nel processo di progettazione e installazione. Il risultato è un impianto che risponde in modo più diretto e preciso alle esigenze del committente, con un chiaro punto di riferimento per tutte le parti coinvolte.

 

Indice Integrativo di Sicurezza (IIS): valorizzare l’aggiunta di sistemi di sicurezza

Un’altra innovazione importante introdotta dalla nuova norma è l'Indice Integrativo di Sicurezza (IIS), un parametro opzionale che permette di valorizzare impianti che, pur offrendo lo stesso livello di prestazione, includono soluzioni tecniche aggiuntive che ne migliorano l'efficacia complessiva. Questo indice prende in considerazione diversi fattori, tra cui:

- Sotto-impianti concentrici: sistemi che circondano l'area da proteggere, garantendo un ulteriore livello di sicurezza.

- Sistemi di deterrenza: dispositivi come nebbiogeni, illuminazione particolare o macchiatura banconote, che non solo rilevano ma anche scoraggiano l'azione criminosa.

- Rivelatori aggiuntivi: apparecchiature supplementari che, pur non essendo obbligatorie per raggiungere il livello di prestazione richiesto, contribuiscono a migliorare ulteriormente la sicurezza del sito.

L'IIS consente quindi di confrontare progetti diversi, permettendo al committente di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze di sicurezza, anche se a parità di Livello di Prestazione.

 

Un testo più lineare e accessibile

Oltre alle innovazioni tecniche, uno degli obiettivi principali della revisione della CEI 79-3 è stato quello di rendere il testo più chiaro e accessibile. La nuova versione elimina i numerosi rimandi presenti nei capitoli della norma precedente, rendendo la lettura più scorrevole e riducendo la possibilità di incomprensioni o errori interpretativi.

Un altro aspetto migliorato riguarda il linguaggio tecnico, che è stato reso più fruibile senza rinunciare alla precisione. Questo rende la norma più facilmente applicabile anche per chi non ha una formazione specifica nel campo della sicurezza, pur garantendo al contempo i massimi livelli di affidabilità per i professionisti del settore.

 

Aggiornamento dei riferimenti normativi

Infine, la nuova CEI 79-3 include un aggiornamento dei riferimenti normativi, allineandosi con le più recenti normative europee e internazionali. In particolare, la norma fa ora riferimento alla serie EN 50131, che copre i requisiti per i sistemi di allarme intrusione e rapina a livello europeo, e alla CEI 79-2, che specifica le caratteristiche particolari delle apparecchiature utilizzate.

Questo aggiornamento garantisce che i sistemi progettati secondo la CEI 79-3 siano conformi ai più elevati standard di sicurezza a livello internazionale, offrendo una maggiore armonizzazione con le altre norme europee.

 

 

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