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04 settembre 2024

SRI ovvero Smart Readiness Indicator: come misurare l’intelligenza dell’edificio

SRI ovvero Smart Readiness Indicator: come misurare l’intelligenza dell’edificio

L’indice SRI rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione di edifici sempre più efficienti, sostenibili e in linea con le esigenze di una società in continua evoluzione. Introdotto dalla EPBD, sarà l’indice comune europeo per valutare la predisposizione degli edifici a utilizzare le tecnologie intelligenti.

 

Missione: efficienza energetica. Questo potrebbe essere il claim dello Smart Readiness Indicator (SRI), l’indice comune dell'UE che valuta la predisposizione degli edifici a utilizzare le tecnologie intelligenti, introdotto dalla Direttiva EU 2018/844 sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD). In sostanza, questo indicatore consente di stabilire quanto migliorino efficienza energetica e performance di un edificio, grazie all’adozione di tecnologie smart.

 

Verso lo Smart Building

Il patrimonio immobiliare dell’UE è responsabile di gran parte dei consumi energetici e di oltre un terzo delle emissioni di gas serra in atmosfera. Pertanto è indispensabile: ridurre drasticamente i consumi energetici; contrastare l’inquinamento; rendere disponibili nuovi servizi e migliorare il comfort delle persone che vi abitano o vi lavorano all’interno.

La revisione della direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) alza ulteriormente l’asticella degli obiettivi di decarbonizzazione degli edifici, richiedendo progressivi miglioramenti della classe energetica negli edifici esistenti – pubblici e privati – entro il 2030; non solo, tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028.

In una prospettiva di raggiungimento di questi obiettivi lo Smart Readiness Indicator (SRI) si rivela una leva fondamentale per incentivare l’innovazione tecnologica e intelligente negli edifici. L’European Intelligent Building Group (EIBG) definisce lo smart building come un “edificio che fornisce un ambiente produttivo e conveniente attraverso l’ottimizzazione dei suoi quattro elementi base (strutture, sistemi, servizi, gestione) e la loro interrelazione”. Si tratta di un edificio dotato di impianti automatizzati e di un’infrastruttura di supervisione e controllo che permette di ottimizzare consumi energetici, comfort e sicurezza con l’integrazione di sistemi elettrici.

Lo SRI rappresenta quindi una sorta di “patentino dell’intelligenza” di un edificio.
I criteri di valutazione dello SRI specificati nell’allegato 1 bis dell’EPBD si basano su:

  • comfort, inteso come capacità degli impianti di adattare la propria operatività in base alle esigenze degli utenti;
  • efficienza, valutata attraverso un sistema di monitoraggio, anche a distanza, dell’energia consumata;
  • flessibilità, ossia quanto e come l’edificio sia in grado di reagire in relazione agli input ricevuti dalla rete come, ad esempio, interruzione di carichi e modulazione dei consumi.

 

Come funziona la valutazione dell’indice SRI?

La metodologia di calcolo dell’SRI proposta nell’allegato IV della EPBD considera tecnologie come: i contatori intelligenti; i sistemi di automazione e controllo degli edifici (BACS – Building Automation and Controls Systems); i dispositivi autoregolanti per la regolazione della temperatura dell’aria interna; gli elettrodomestici integrati; i punti di ricarica per veicoli elettrici; l’accumulo di energia nonché le funzionalità specifiche e l’interoperabilità di tali sistemi, oltre ai benefici per le condizioni climatiche degli ambienti interni, l’efficienza energetica, i livelli di prestazione e la flessibilità così consentita.

La metodologia di calcolo dell’SRI si basa su un approccio tipo checklist secondo tre fasi:

  1. individuazione, dopo un triage iniziale, dei servizi smart ready presenti nell’immobile tra quelli del catalogo;
  2. attribuzione a ciascun servizio di un punteggio valutato in base al livello funzionale raggiunto secondo una scala di valori preimplementata;
  3. calcolo di un punteggio parziale e dell’SRI complessivo dell’edificio con un metodo di valutazione di tipo multicriterio.

La valutazione SRI si basa sull'analisi di nove domini tecnici:

  • Riscaldamento: sistemi di riscaldamento a bassa temperatura, termoregolazione intelligente, utilizzo di fonti di calore rinnovabili.
  • Raffrescamento: sistemi di raffreddamento ad alta efficienza, utilizzo di fonti di raffreddamento naturali.
  • Acqua calda sanitaria: sistemi di produzione di acqua calda sanitaria ad alta efficienza, utilizzo di fonti rinnovabili.
  • Ventilazione: sistemi di ventilazione meccanica controllata, recupero del calore.
  • Illuminazione: sistemi di illuminazione a LED, controllo intelligente dell'illuminazione.
  • Involucro dinamico dell'edificio: sistemi di schermatura solare, isolamento termico ad alta prestazione.
  • Elettricità: sistemi di gestione dell'energia elettrica, utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
  • Ricarica veicoli elettrici: infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
  • Monitoraggio e controllo: sistemi di controllo e monitoraggio dell'edificio.

Per ogni dominio, viene valutata la presenza e l'efficacia delle tecnologie installate, assegnando un punteggio che contribuisce al calcolo del valore complessivo dell'SRI.

 

Quali sono i benefici dello SRI?

L'introduzione dell'SRI porta numerosi vantaggi, sia per i proprietari degli edifici che per la collettività:

  • Risparmio energetico: gli edifici con un alto valore SRI consumano meno energia, riducendo le bollette e l'impatto ambientale.
  • Comfort migliorato: grazie ai sistemi di controllo intelligenti, gli occupanti possono godere di un comfort ottimale in ogni ambiente.
  • Aumento del valore immobiliare: gli edifici con un alto valore SRI sono più appetibili sul mercato immobiliare.
  • Contribuzione alla transizione energetica: gli edifici intelligenti possono svolgere un ruolo chiave nella decarbonizzazione del settore edilizio.

Lo SRI dunque contribuirà ad aumentare la consapevolezza dei vantaggi che le tecnologie di costruzione intelligente apportano alla creazione di edifici sani, efficienti dal punto di vista energetico e confortevoli, anche tramite l'automazione degli edifici e il monitoraggio elettronico di riscaldamento, acqua calda, ventilazione e illuminazione.

Da segnalare, infine, che l’Unione Europea ha approntato un pacchetto (https://energy.ec.europa.eu/topics/energy-efficiency/energy-efficient-buildings/smart-readiness-indicator_en) per la valutazione SRI che contiene uno strumento di calcolo SRI e una guida pratica per iniziare.

 

Come cambia l’approccio dell’installatore e del progettista?

Utilizzare come riferimento lo Smart Readiness Indicator permette di creare un linguaggio comune per tutti gli attori protagonisti del settore edilizio: dai proprietari ai progettisti, dai fornitori di soluzioni agli attori istituzionali, agli installatori. La riqualificazione energetica e l'installazione di sistemi intelligenti negli edifici previste dalla EPBD coinvolgeranno sempre di più i professionisti del comparto elettrico chiamati per esempio:

  • a installare i sistemi di domotica;
  • a progettare e installare sistemi di controllo intelligente per l'illuminazione, il riscaldamento, il raffrescamento e altri impianti;
  • a installare impianti fotovoltaici, termici e di sistemi di accumulo energetico;
  • offrire servizi di consulenza energetica ai clienti, aiutandoli a scegliere le soluzioni più adatte alle loro esigenze e a beneficiare degli incentivi statali.

 

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