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06 marzo 2025

Analisi energetica: cos'è e perché è importante

Analisi energetica: cos'è e perché è importante

L’analisi energetica, nota anche come diagnosi energetica, è una procedura volta alla conoscenza approfondita del consumo energetico di un edificio o di un insieme di edifici. La periodicità dell’analisi permette di individuare in maniera tempestiva e corretta eventuali problematiche e agire quantificando le opportunità di risparmio energetico e, valutando il rapporto costi-benefici degli interventi necessari.  

Che cos'è l'analisi energetica? 

Una diagnosi energetica completa comprende:  

  • Raccolta e analisi dei dati mediante esame delle bollette e consumi energetici passati (IPE – indice di prestazione energetica, fattore di carico, indice di consumo energetico specifico);

  • Valutazione delle condizioni dell’edificio e degli impianti utilizzati;

  • Analisi energetica dei consumi per identificare le aree di maggiore consumo energetico e possibili inefficienze.

A seguito di queste ispezioni, l’esperto suggerisce come migliorare l’efficienza energetica attraverso la realizzazione di un progetto di intervento.

L’analisi energetica può essere richiesta da chiunque voglia comprendere la propria situazione economica ed è applicabile a qualsiasi tipologia di edificio. Questo processo permette di identificare gli interventi tecnici necessari per ridurre il consumo energetico e ottimizzare l’efficienza energetica
Il costo di una analisi energetica varia in base a diversi fattori, tra cui la dimensione e la complessità dell’edificio o dell’impianto analizzato.

Chi ha l'obbligo di effettuare la diagnosi energetica? 

L’obbligo di diagnosi energetica viene legiferata secondo il Decreto Legislativo 102/2014 e riguarda: 

  • Grandi imprese con più di 250 dipendenti; 

  • Aziende con un fatturato superiore a 50 milioni di euro o un bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro; 

  • Imprese ad alto consumo energetico (imprese energivore). 

Inoltre, il Decreto Requisiti Minimi prevede l'obbligo di diagnosi energetica per gli edifici residenziali nel caso di installazione o ristrutturazione di impianti termici con potenza nominale del generatore maggiore o uguale a 100 kW. 

Quali aziende non devono fare la diagnosi energetica? 

Non tutte le aziende, però, sono obbligate ad effettuare la diagnosi energetica. 
Secondo il Decreto Legislativo 102/2014, sono esenti: 

  • Le PMI;

  • Le grandi imprese con un consumo energetico inferiore a 50 tonnellate equivalenti di petrolio (tep);

  • Le imprese certificate ISO 50001;

  • I siti con un consumo energetico inferiore a 10 tep.
     

Diagnosi energetica: tutti i vantaggi 

L’analisi sistematica degli impianti attraverso diagnosi energetica è un grande vantaggio per tutte le imprese: consente, infatti, di acquistare consapevolezza sulla spesa energetica, riequilibrando il bilancio aziendale.  
L’obiettivo della diagnosi energetica è organizzare un consumo energetico dettagliato in ottica di miglioramento. In questo modo le aziende possono tenere sotto controllo i consumi e adottare delle pratiche al fine di diminuire il consumo energetico e migliorare l’efficienza.

Chi può fare le diagnosi energetiche? 

La diagnosi energetica è un’analisi approfondita che deve essere eseguita da figure professionali qualificate, in grado di valutare il consumo energetico e individuare soluzioni per migliorarne l’efficienza energetica. Questo tipo di analisi richiede competenze specifiche nel settore dell’energia, della gestione degli impianti e dell’ottimizzazione dei consumi, per garantire risultati affidabili e interventi mirati. 
In particolare, in Italia possono redigere questo tipo di analisi le Società di Servizi Energetici (ESCo), gli Esperti in Gestione dell'Energia (EGE) certificati secondo la norma UNI CEI 11339, e gli auditor energetici certificati.

Qual è la differenza tra diagnosi energetica e certificazione energetica? 

La diagnosi energetica si differenzia dalla certificazione energetica. Chiamata anche APE (Attestato di Prestazione Energetica), la certificazione energetica si basa su calcoli standard, a differenza della diagnosi che invece viene elaborata mediante dati non standardizzati.  

L’APE viene calcolata in base alla classe energetica in funzione al consumo di energia annuale al mq, calcolato sulla base della prestazione dell’edificio in rapporto al rendimento dell’impianto energetico presente all’interno dell’immobile esaminato. Vengono inseriti parametri di calcolo standard che comprendono la valutazione degli apporti termici interni in funzione della destinazione d’uso senza tenere conto della reale occupazione o meno dell’edificio.
La diagnosi energetica, invece, si effettua adeguando il calcolo all’utenza, affinando elementi che sono generalmente sono standardizzati e che in questo caso vengono invece modificati in base all’utenza: si utilizzano valori reali commisurati alle reali modalità di utilizzo degli impianti e dell’effettiva occupazione degli immobili, oltre ai cambiamenti climatici in cui si trova l'edificio.  


L'analisi energetica rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare l'efficienza energetica, ridurre i costi e contribuire alla sostenibilità ambientale. Permette a privati e aziende di comprendere meglio il proprio consumo energetico e di adottare soluzioni efficaci per ottimizzarlo.  
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