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04 November 2024

Incentivi Edilizi 2025: cosa cambia per gli impianti elettrici

Incentivi Edilizi 2025: cosa cambia per gli impianti elettrici

A partire dal 23 ottobre scorso, con la trasmissione della Legge di Bilancio al Parlamento, è ufficialmente iniziato l’iter per l’approvazione della manovra economica del 2025.

Attualmente, il testo è in esame alla Camera dei Deputati, con un’audizione prevista del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti il prossimo 7 novembre, durante la quale verranno discussi gli aspetti principali della manovra. La Legge di Bilancio punta a misure che bilancino la sostenibilità fiscale con il sostegno ai redditi medio-bassi, tenendo conto delle sfide economiche internazionali. Si attende tuttavia, entro fine novembre, il parere della Commissione Europea, passaggio che potrebbe condizionare l'approvazione definitiva prevista per il 31 dicembre 2024.

La nuova Legge di Bilancio propone significativi incentivi per il settore edilizio e, in particolare, per la riqualificazione degli impianti elettrici, con agevolazioni e limitazioni basate sul reddito.

Proviamo a fare il punto sugli incentivi a disposizione degli installatori elettrici e dei loro clienti, per garantire inoltre sicurezza, efficienza e sostenibilità negli impianti elettrici.

 

Ristrutturazione Edilizia – Detrazioni per la sicurezza elettrica e gli aggiornamenti impiantistici

La misura consente di recuperare il 50% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione sugli impianti elettrici di una prima abitazione, un beneficio che scende al 36% se l’intervento riguarda invece una seconda casa. Per entrambe le categorie di immobili, il tetto massimo di spesa ammissibile per ottenere la detrazione è di 96.000 euro. Questo incentivo si rivela particolarmente vantaggioso per chi intende aggiornare l’impianto elettrico esistente, garantendo così un impianto sicuro e moderno che rispetti gli standard normativi vigenti.

Interventi ammessi

Tra le spese ammissibili sono inclusi lavori che mirano alla messa a norma del quadro elettrico e alla sua sostituzione con un modello conforme agli standard CEI, essenziale per migliorare la sicurezza dell’impianto e prevenire rischi associati a componenti obsolete. Anche il rinnovo del cablaggio, con la sostituzione di cavi e prese, è detraibile e rappresenta un investimento mirato alla riduzione di corto circuiti e sovraccarichi.

Per chi desidera migliorare l’efficienza energetica, è incentivata l’installazione di impianti di illuminazione a LED, in grado di ridurre i consumi grazie alla tecnologia avanzata e alla lunga durata. Infine, sono ammesse le spese per l’installazione di dispositivi di domotica, utili per il controllo remoto di luci, tapparelle, videocitofoni e sistemi di sicurezza, strumenti che aumentano l’autonomia domestica e sono particolarmente vantaggiosi per le persone con disabilità.

Un esempio pratico è quello di un proprietario che decide di investire 25.000 euro per migliorare l’impianto della propria abitazione e aggiungere sistemi domotici. Potrà recuperare il 50% della spesa, ovvero 12.500 euro, suddivisi in dieci rate annuali da 1.250 euro.

Attenzione però: per chi avesse un reddito superiore a 75.000 euro annui, il massimale per la detrazione si riduce a 14.000 euro. Se il reddito supera i 100.000 euro, il massimale scende ulteriormente a 8.000 euro, un limite che riduce l’accesso agli incentivi per le fasce di reddito più alte.

 

Ecobonus per la riqualificazione energetica

Per chi desidera investire nell’efficienza energetica e nell’automazione domestica, l’Ecobonus offre una detrazione del 50% per le abitazioni principali e del 36% per altre proprietà, fino a una spesa massima di 100.000 euro. Questo incentivo, oltre a ridurre l’impatto ambientale, permette ai proprietari di ridurre significativamente i consumi elettrici e i costi in bolletta.

Interventi ammessi

Tra gli interventi agevolati troviamo l’installazione di pompe di calore elettriche, una scelta che permette di ottimizzare il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti, riducendo così l’utilizzo di fonti energetiche meno sostenibili. Un altro intervento previsto dall’Ecobonus è l’installazione di pannelli fotovoltaici abbinati a sistemi di accumulo, una soluzione che consente di sfruttare l’energia solare e ridurre la dipendenza dalla rete elettrica.

L’Ecobonus copre anche l’acquisto e l’installazione di sistemi di automazione avanzata, come dispositivi per il monitoraggio e il controllo dei consumi elettrici. Con questi sistemi smart, è possibile programmare e gestire gli impianti domestici in tempo reale tramite app e dispositivi vocali, con la possibilità di accendere e spegnere luci, riscaldamento e altri apparecchi solo quando necessario, ottimizzando l’efficienza energetica.

Un esempio di applicazione dell’Ecobonus è rappresentato da un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo del valore di 40.000 euro. Il proprietario potrà recuperare 20.000 euro in dieci anni, con un risparmio diretto anche sui costi energetici.

Anche in questo caso, analogamente agli altri incentivi, l’Ecobonus prevede una riduzione dei massimali per i redditi superiori a 75.000 euro annui.

 

Sismabonus: detrazioni per la protezione elettrica e resilienza in zone a rischio

La misura offre una detrazione pari al 36% delle spese sostenute nel 2025 per interventi di sicurezza strutturale in zone sismiche, una percentuale che scende al 30% per gli anni successivi. È un incentivo pensato per chi vive in aree a rischio sismico, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza degli edifici, proteggendo anche gli impianti elettrici.

Interventi ammessi

Gli interventi agevolati includono l’installazione di sistemi di protezione antisismica per gli impianti elettrici, come ancoraggi e protezioni progettate per prevenire danni durante un sisma. Inoltre, sono incentivati gli adeguamenti mirati a ridurre il rischio di corto circuiti e sovraccarichi in situazioni di emergenza, come sistemi di protezione contro i sovraccarichi elettrici.

Ad esempio, chi investe 40.000 euro per adeguare l’impianto elettrico in una zona sismica potrà ottenere un recupero fiscale di 14.400 euro, migliorando così la sicurezza complessiva dell’abitazione.

Anche per il Sismabonus, chi possiede redditi alti avrà accesso a detrazioni ridotte, per una politica mirata a favorire i redditi medio-bassi.

Gli incentivi previsti dalla Legge di Bilancio 2025 offrono dunque un’opportunità di business significativa per gli installatori elettrici: con il crescente interesse per l’efficienza energetica e la sicurezza domestica, aumentano le richieste di aggiornamento degli impianti, sistemi di illuminazione a LED, domotica e protezioni antisismiche. La disponibilità di agevolazioni fiscali rende ora più accessibili questi interventi per una larga fetta di clienti, specialmente per chi desidera ristrutturare o efficientare la propria abitazione senza affrontare costi troppo elevati. Per gli installatori, ciò significa poter proporre soluzioni innovative che rispondano ai requisiti incentivati, aumentando il valore del servizio offerto e ampliando la propria clientela grazie agli strumenti di detrazione.

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